La FIA Interviene nel caso T-Tray Red Bull e lascia il suo responso tanto atteso dalle scuderie
La questione T-Tray Red Bull è argomento di discussione fin dal giovedì del weekend del GP degli Stati Uniti. Il team austriaco ha “ammesso” di utilizzare un dispositivo che regola l’altezza da terra della prima parte del fondo vettura. Questa ammissione è derivata dall’obbligo delle squadre di inviare alla FIA determinati componenti delle proprie auto.
Secondo le dichiarazioni Red Bull utilizzava questo dispositivo, oramai da due anni, per regolare l’altezza da terra ad auto non assemblata per facilitare il lavoro dei meccanici. L’accusa della concorrenza riguarda il fatto che questo sistema fosse utilizzato nel parco chiuso infrangendo i paragrafi 40.2 e 40.9 del regolamento.
In precedenza anche Lewis Hamilton si era espresso sulla questione, andando controcorrente: “Red Bull ha fatto un lavoro migliore. Non credo abbiano vinto i mondiali grazie a questa soluzione. Il nostro compito è di essere innovatori e non di rincorrere.”
Dichiarazioni FIA sul caso T-Tray Red Bull
La Federazione Internazionale ha preso in carico la situazione andando visitare la sede di Red Bull a Milton Keynes. I tecnici della FIA hanno analizzato dati e disegni insieme ai progettisti per approfondire la questione che, dopo un’attenta revisione, è stata dichiarata legale.
Nonostante la chiusura del caso rimangono dei seri dubbi sull’utilizzo di questo dispositivo. Nikolas Tombazis, addetto FIA, dichiara: “Non posso dire con certezza che non ci sia stato un utilizzo illecito, ma posso dire che la questione è chiusa.”
In sostanza risulta impossibile verificare se Red Bull abbia utilizzato questo sistema in passato durante il parco chiuso. Il modo in cui è stata definita chiusa la questione non soddisfa di certo Zack Brown, il CEO di Mclaren si è mostrato deciso nella sua azione di protesta contro questa vicenda.
I vantaggi del sistema Red Bull
Nel caso ipotetico in cui Red Bull abbia effettivamente modificato l’altezza da terra della zona frontale del fondo in parco chiuso, i vantaggi sarebbero significativi. Grazie a questo complesso sistema è possibile trovare un assetto ideale per la qualifica senza compromettere la gara. La strategia consiste nell’abbassare l’altezza del T-Tray in qualifica ottimizzando la performance sul giro secco. In gara, però, non è possibile mantenere quell’altezza da terra, altrimenti si andrebbe a consumare il pattino del fondo superando il limite consentito. Per questo motivo, direttamente dall’abitacolo, si può alzare la vettura in vista della gara, dopo aver massimizzato il risultato in qualifica.
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