Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, ha finalmente rilasciato dichiarazioni al veleno dopo la controversa vicenda con la Fia
La telenovela Toto e Susie Wolff contro la FIA non sembra finire mai. Dopo l’attacco pubblico di Susie tramite le sue piattaforma social, anche Toto, a distanza di una settimana, ha voluto spendere parole al veleno per attaccare la Federazione dopo lo scandalo che l’ha visto protagonista insieme a sua moglie.
Nonostante la FIA abbia deciso di archiviare l’inchiesta dopo la solidarietà di tutti i team ai coniugi Wolff, la polemica non si è placata. Il CEO di F1Academy, infatti, ha dichiarato senza mezzi termini che avrebbe fatto luce sulla questione e indagato a fondo per capire chi si maschera dietro questa richiesta e per rivendicare il suo ruolo di dirigente a prescindere dal suo stato civile.
Ora è arrivato il momento di Toto Wolff che ha deciso di rilasciare dichiarazione per la prima volta e, come fa sapere La Gazzetta dello sport, attraverso un’intervista con il quotidiano tedesco Bild. “Io e mia moglie abbiamo i motori nel sangue. Anche per questo cerchiamo di essere il più professionali possibile nel dividere le questioni lavorative da quelle familiari. Ho difficoltà anche a trovare in che punto il nostro lavoro vada ad intrecciarsi in un modo così importante“.
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Il manager austriaco ha raccontato come è venuto a conoscenza della vicenda. “Io ero in riunione con Mercedes quando mi è stato inoltrato il comunicato della FIA sull’apertura di un’indagine. Ho provato a capire qualcosa in più, ma nessuna comunicazione era arrivata a me direttamente e questo mi ha scioccato profondamente“.
“Credo che in quanto team principal sono ormai abituato a dovermi difendere da questo genere di accuse. Ho le spalle larghe. Ma questa volta sono rimasto davvero spiazzato perché non riguardava più solo il mio lavoro, ma si trattava della mia famiglia. In questi casi le cose cambiano decisamente. Credo fermamente che si sia oltrepassato il limite. Questo è stato a tutti gli effetti un attacco personale e sono molto arrabbiato” ha poi concluso Toto Wolff.
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