F1 | Tsunoda indica tutte le differenze tra la Racing Bulls e la Red Bull

Yuki Tsunoda ha indicato quali potrebbero essere le principali differenze tra le due auto che ha guidato quest’anno in F1: la Racing Bulls e la Red Bull

Il sedile di secondo pilota Red Bull in F1 ha una storia travagliata. Senza andare troppo indietro, nel 2021 è stato assegnato a Sergio Perez, un pilota che ha avuto molti alti e bassi. Ha iniziato anche con una buona prima stagione, culminata con quella celebre difesa su Hamilton che valse un bel pezzo di titolo per Verstappen. Poi però è stato un decrescendo continuo. Ogni stagione il livello scendeva sempre di più così come il suo feeling con la macchina. Tanto che la scorsa stagione era più sorprendente vederlo in Q3 che uscire in Q1. Ma in Racing Bulls c’erano due piloti che scalpitavano per quel sedile: Liam Lawson e Yuki Tsunoda.

Quest’anno la Red Bull ha optato per un cambio di sedile, scegliendo il pilota dell’Academy, tanto caro a Helmut Marko, Liam Lawson. Nonostante le ottime premesse che Liam portava dalla sua esperienza in Racing Bulls, l’approdo in Red Bull è stato tragico con nemmeno un Q2 in due gare. Pertanto si è ritenuta la soluzione migliore fare ‘drivers swap’ tra Tsunoda e Lawson, nella speranza di poter lottare ancora per il costruttori.

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Fonte: FormulaPassion

 

Quali sono le parole di Tsunoda sulla Red Bull?

Per tutti gli appassionati di F1 Tsunoda è solo l’ultimo pezzo di una filastrocca sul secondo sedile Red Bull alternato ai piloti Racing Bulls. L’approdo di Tsunoda in Red Bull è stato decente. Ha iniziato con un brutto weekend in Giappone, dovuto magari anche alla pressione e al primo approccio con la vettura, ma si è ripreso alla grande in Bahrain con il primo approdo in Q3 del secondo pilota RedBull quest’anno, ed un’ottima P9. E adesso in questa intervista rilasciata a Motorsport, ed altre testate selezionate, ha spiegato le differenze tra le due auto di F1.

La Vcarb ha un range di performance più ampio, la Red Bull no“. “Per trovare il setup giusto ed entrae in feeling con la macchina Racing Bulls ci vuole meno tempo di quanto ce ne voglia con la Red Bull, che invece risponde solo a determinati setup e tipi di gomme”. “Sto iniziando a entrare in feeling con la macchina, magari mi ripeterò in Arabia Saudita“. “Non voglio correre, l’importante è anche capire come sviluppare bene la macchina”. 

Da queste parole notiamo come ci sia una profonda differenza tra lui e Lawson, che al contrario sembrava sulla graticola ogni weekend. Tsunoda ha tempo e lo vuole usare per trovare il feeling e sviluppare al meglio la macchina. Vedremo se sarà il pilota Red Bull ad avere ragione, trovando l’intesa con la vettura, o il pilota Racing Bulls, e definiremo questa macchina inguidabile per tutti se non per Max. Di sicuro Tsunoda e Lawson più che mai quest’anno stanno capendo quanto sia spietato il mondo della F1.

Fonte: Motorsport

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