Lewis Hamilton non nasconde l’apprezzamento per il lavoro svolto da Verstappen in F1 e parla delle speranze dei giovani piloti.
Lewis Hamilton e Max Verstappen rappresentano la più grande rivalità dei tempi recenti, in F1. Con la lotta fra l’olandese e Charles Leclerc sbilanciata da una F1-75 non all’altezza, nel 2022, l’inglese resta l’ultimo pilota ad aver conteso a Verstappen il titolo fino all’ultima gara.
In Formula 1 ci sono dei piloti che saltano all’occhio, vuoi per l’abilità di guida, vuoi per l’aggressività in pista, vuoi per l’intelligenza strategica. Attualmente, in griglia, compaiono tre Campioni del Mondo: Lewis Hamilton, Max Verstappen e Fernando Alonso. Tre piloti molto diversi, sia caratterialmente che nel loro percorso nelle corse, ma accomunati da un’abilità di guida fuori dal comune.
In effetti, verrebbe da dire che questi tre, insieme con altri del calibro di Charles Leclerc e Lando Norris, o anche George Russell e Carlos Sainz, siano un gradino su tutti gli altri. Hamilton, però, ci tiene a sottolineare il suo pensiero a riguardo: “Non direi che siamo su un altro livello. Tutti i piloti che sono in Formula 1 fanno un ottimo lavoro. Tutti noi, però, abbiamo caratteristiche, desideri e sfide diverse“.
“Vedo tanti paragoni fra il giovane Lewis e gli altri talenti del paddock, è grandioso – continua Hamilton, in una lunga intervista per Blick – Fernando, Max e io [i tre piloti oggetto della domanda originale] di solito facciamo quel passo ulteriore per raggiungere i nostri obiettivi, ma non posso dire nulla sulle loro personalità, non mi sono mai seduto a tavola con loro!“.
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Su domanda diretta in merito al rivale olandese, Hamilton è schietto: “Cosa vuoi che ti dica? Deve continuare a fare quel che sta facendo. Sta sta portando avanti un lavoro straordinario in Red Bull“.
Da diversi anni l’inglese si adopera per facilitare le carriere delle giovani promesse: “Voglio lasciare qualcosa, finché sono su questa terra. Abbiamo bisogno di persone che abbiano a cuore il prossimo. Sono immensamente grato del supporto che ho avuto nei miei primi anni di carriera e so che molti ragazzi incontrato degli ostacoli, ad un certo punto. Spero di poter cambiare le cose“.
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