Secondo fonti spagnole, Toto Wolff sarebbe pronto a prendere in mano le redini della Formula 1, assumendosi il controllo di Liberty Media e FOM.
Secondo fonti spagnole, Toto Wolff sarebbe pronto a prendere in mano le redini della Formula 1, assumendosi il controllo di Liberty Media e FOM.
Il giornalista spagnolo Pedro Fermin ha sganciato una vera e propria bomba sul proprio canale Twitch. Secondo lui, Toto Wolff sarebbe pronto a prendere il controllo di FOM e Liberty Media, al posto dell’attuale Stefano Domenicali. Secondo Fermin, il tutto potrebbe già accadere nel 2024.
”Toto Wolff vuole essere il capo di Liberty Media e il capo della FOM, affianco a Greg Maffei. Vuole assumere il pieno controllo dei diritti del mondiale di Formula 1. Tutto ciò può accadere molto presto perché sono in corso le discussioni per il nuovo patto della Concordia. Possiamo parlare tranquillamente del 2024.”
Secondo Fermin, Wolff bramerebbe questa posizione da tempo con l’obiettivo di avere il controllo totale sulla F1. Inoltre, starebbe cercando di stringere amicizie più profonde con gli altri 9 team principal, così da ottenere il loro voto.
”Dall’altro lato ha sua moglie, Susie Wolff, che ha il controllo della F1 Academy dove le scuderie devono pagare $600.000 ciascuna per aver un’auto con la stessa livrea delle squadre di Formula 1 ma con una pilota donna”.
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“Se Toto riuscirà a raccogliere i voti favorevoli delle scuderie di F1 e a fare da mediatore in modo tale che la FIA non si senta schiacciata è allontanata, potrebbe davvero farcela. Non importa quante foto sono state scattate sullo yatch di Briatore in compagnia di Stefano Domenicali”.
Ovviamente, si tratta pur sempre di una indiscrezione, non c’è nulla di confermato.
La famiglia Wolff ha comunque avuto modo di intrattenere il pubblico in attesa della partenza della stagione 2024. Oltre a queste nuove indiscrezioni, Toto e Susie sono stati al centro di un altro “scandalo” in F1. Ovvero, il caso di conflitto d’interessi in cui sono stati coinvolti a inizio dicembre.
Entrambi, con il supporto da tutte e dieci le scuderie, hanno smentito pubblicamente, così come la FIA. Dopo poche ore dall’attivazione di questa inchiesta, ha confermato che non vi era la quantità di informazioni necessarie per proseguire nel l’indagine.
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