Iwasa vince ancora, Leclerc conquista il primo podio: riepiloghiamo quanto successo in Australia in questo weekend di F2.
Con le vittorie di Hauger e Iwasa si archivia il fine settimana australiano, il quale ha visto per la prima volta nella storia sfrecciare le vetture di F2: lo spettacolo non è di certo mancato e i colpi di scena sono stati numerosi. Accompagnati da un meteo piuttosto variabile, dove l’incognita pioggia è stata sempre presente, il giapponese (Iwasa) è riuscito a balzare in vetta alla classifica, scavalcando così Theo Pourchaire. Ecco a voi un resoconto di quanto avvenuto nel corso del weekend di F2 del GP d’Australia.
Sprint Race
I primi tre della griglia (Hauger – Crawford – Maini) vanno via lisci come l’olio. Alle loro spalle si anima Arthur Leclerc che si sbarazza di Bearman per salire in quarta posizione. Al secondo giro Iwasa si rende protagonista di un bloccaggio chilometrico: gomme praticamente distrutte, deve tornare ai box. Maini e Leclerc inanellano un duello fantastico, col monegasco che riesce a trovare il sorpasso, per poi subire il controsorpasso di Maini.
Mentre le nuvole che coprono il circuito di Melbourne si fanno sempre più minacciose, si accende la battaglia per la quinta posizione. Maloney beffa in un colpo solo Martins e Bearman, regalando spettacolo con una scodata pazzesca in uscita di curva. Alle loro spalle si inseriscono a fionda Hadjar e Vesti, con Bearman che vedrà sfilarli tutti. In una lotta dove non si sa come non ci siano stati contatti, le immagini staccano sulla vettura di Jack Doohan, ferma in mezzo alla pista. La Safety Car fa il suo ingresso in pista.
Alcuni piloti ne approfittano per tentare l’azzardo: Martins, Pourchaire, Daruvala, Stanek, Iwasa e Benavides ai box per montare gomma da bagnato. Strategia che non paga, tutti i piloti faticano tantissimo, a stento riescono a stare in pista. Pourchaire finisce in ghiaia ma riesce a rientrare in pista, peggior sorte tocca a Benavides, che termina la sua gara nelle barriere, proprio mentre la Safety era pronta a tornare ai box. La gara riprenderà solo al 21esimo, e penultimo, giro. Hauger conserva agilmente la prima posizione e vince la Sprint Race, portandosi alle sue spalle Crawford e Maini.
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Feature Race
Partito dalla pole, Iwasa arriva in curva 1 saldamente al comando e può gustarsi negli specchietti il duello in casa ART Gran Prix per la seconda posizione. Martins va all’esterno e riesce a mettere le ruote davanti, ma Pourchaire lo beffa approfittando di una migliore uscita di curva favorita da un maggior grip. Tanti ruota a ruota in curva 2 e Maloney finisce in ghaia, tornando in pista senza provocare danni. Al giro 8 entra in gioco la Safety Car, dopo che Doohan ha spedito nelle barriere l’incolpevole Crawford.
Una Safety Car che sa di condanna per chi ha deciso di prendere il via a questa gara con gomma media. Avvantaggiati, decisamente, coloro che invece son partiti con gomma soft. Alla ripartenza Nissany rischia di metterla a muro da solo, per poi farsi sopravanzare da Fittipaldi, che a sua volta verrà sorpassato da Maini e Iwasa, e Pourchaire. Il pilota israeliano precipita dalla seconda alla sesta posizione in un lampo, per poi andare al contatto con Hadjar: quest’ultimo ha la peggio, finendo fuori pista e rientrando fuori dalla top10.
Gli incidenti da parte di Nissany non sono terminati: al giro 26 un testacoda nei pressi di curva 2, con conseguente contatto con le barriere, pone fine alla sua gara. Poco dopo anche Fittipaldi finisce a muro, a pochi metri dalla vettura di Nissany, in quello che poteva essere un incidente dalle conseguenze peggiori. Safety Car in pista, la quale rientrerà quando mancheranno tre giri al termine.
La ripartenza vede l’ennesimo colpo di scena, con Martins che tampona Hauger che già gustava il secondo podio del weekend. Ritiro per il norvegese, con Arthur Leclerc che, felice e contento, ringrazia e va a conquistare il suo primo podio della carriera da pilota di F2. Il trionfo è di Iwasa, che resiste sulla pressione finale di Pourchaire, secondo.
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