Gennaio 21, 2025
Paddock News 24
F1PN24

F1 | Cosa ci resta di Schumacher nel giorno del suo compleanno?

Nel giorno del suo 55° compleanno ecco un ricordo di Schumacher, a dieci anni dall’incidente che da anni oramai lo ha portato lontano dalle scene

Nonostante la lontananza dal Motorsport, però, il suo ricordo rimane vivo e nitido assieme a tutto ciò che lui, ci ha insegnato…

SchumacherFonte: theWiseMagazine

1973, sulla pista kartodromo di Kerpen sfreccia un piccolo go-kart veloce, dal quale spicca un casco con una simpatica antenna. A guidarlo è Schumacher un bambino di appena 4 anni che per il mondo non è ancora Schumi ma solo Micha, il figlio del guardiano del kartodromo.

Rolf Schumacher lo osserva; suo figlio ha potenziale ma ciò che manca sono i soldi necessari per permettergli di proseguire una carriera decisamente troppo costosa. Troppo costosa soprattutto per la famiglia Schumacher, che arranca e sopravvive grazie al lavoro di papà Rolf e ai sacrifici di mamma Elisabeth che lavora nella tavola calda al lato della pista.

Nonostante le poche possibilità della famiglia il piccolo Michael però dimostra carattere da vendere che lo portano a vincere le prime gare nel campionato di kart anche se su gomme usurate e scartate dagli altri go kart dopo averle utilizzate.

E sarà proprio la tenacia la caratteristica principale di Schumi, tenacia che lo ha portato a dominare nei kart tanto da farlo notare da diversi sponsor e manager capaci di sostenere le spese economiche, capaci poi di introdurlo in Formula 1. Proprio il manager di allora Willi Weber, infatti, spinse Eddie Jordan a sostituire il pilota Gachot in arresto a Londra con Michael, rookie inesperto ma capace di capovolgere ogni aspettativa.

I successi con Ferrari e quel “Keep Fighting” simbolo di una carriera

Non passerà molto tempo dall’esordio prima di vedere di cosa è capace quel ragazzo tedesco. Solo nel 94, infatti, a venticinque anni, dopo una diatriba con Hill vincerà il primo titolo mondiale, seguito dal secondo nel 95. Successi presto notati dalla Ferrari che sceglie di averlo tra le sue fila e che dopo anni difficili torna alla gloria con quello che sarà considerato il team perfetto. Il binomio Todt- Schumacher, infatti, si rivela vincente e dal 2000 al 2004 non c’è spazio per nessun altro. Ferrari domina, ottiene tutto, raccoglie anche le briciole non tralasciando nessun dettaglio, ogni piccolo errore è risolto con attenzione:  l’epoca d’oro del Cavallino.

Successi che per il Kaiser sono sempre sembrati quasi troppo pochi, preso com’era da una fame insaziabile di vittorie, da quella voglia di continuare a vincere che lo ha sempre contraddistinto. Forse è proprio questo che ci resta di lui; una tenacia che lo ha portato a rialzarsi anche quando tutto intorno sembrava nero. Come nel 96 quando la Ferrari arrancava, come nel 97 mondiale perso e vinto da Villeneuve, il processo e le accuse per una manovra scorretta. Come nel 99 quando a Siverstone si ruppe una gamba e salutò così le speranze mondiale.

Tenacia che ancora oggi lo porta a combattere, mentre noi qui lo aspettiamo senza sosta, mentre noi qui in fin dei conti dobbiamo ritenerci fortunati che quel 3 gennaio a Hurt quel bambino fece il suo ingresso nel mondo. Auguri Schumi, ti aspettiamo!

Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter

Immagine in evidenza: Ansa

 

 

 

 

 

Immagine in evidenza: Ansa

Articoli Correlati

F1 | Nubifragio Haas nel 2023: ultimo posto tra i costruttori

Lorenzo P

Moto 2 | Finisce l’avventura di Lorenzo Dalla Porta nel Team SAG

Matteo Balboni

MotoGP | GP Portogallo – I risultati delle qualifiche: SUPER POLE di Bastianini!

Luigi Belfiore

Lascia un commento

* By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.