Nel finale clamoroso di gara 2 di Formula E a Misano a pagarne le spese è stata la Nissan di Oliver Rowland, ferma in pista a poche curve dal traguardo. Che cosa è successo?
Come gara 1, a Misano il weekend di Formula E ha regalato spettacolo anche in gara 2 con un finale che ha visto il ritiro di uno dei favoriti per la vittoria, Oliver Rowland.
Il pilota Nissan era davanti a Pascal Wehrlein quando ha rallentato in pista senza potenza, lasciando sfilare il gruppo. L’inglese ha perso, di fatto, non solo la gara ma anche la leadership in classifica piloti.
Il team principal di Nissan, Tommaso Volpe, nel post gara ha sottolineato che il team non avesse ben chiaro cosa fosse successo, come riportato da e-formel:
“Sembrava che tutto fosse sotto controllo in termini di dati, energia e temperatura della batteria. A dire il vero, non sappiamo ancora cosa è successo. Davvero strano.”
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Errore nella strategia? Emerge un caso analogo
Una delle prime ipotesi, prese in considerazione da Volpe, è un errore nei dati del software della strategia:
“Probabilmente il sistema aveva informazioni errate, come il numero di giri o qualcosa del genere. Oliver almeno non ha segnalato un problema meccanico. Ora dobbiamo esaminare i dati per capire.”
In effetti, nella storia Nissan, c’è un episodio simile avvenuto nel 2019 in Messico. In quella circostanza entrambe le vetture rimasero senza potenza al penultimo giro per un errore di calcolo della durata della gara da parte della squadra.
Per Volpe la vittoria di Rowland, la seconda di fila dopo la squalifica di Da Costa in gara 1, sarebbe stata più che meritata:
“Ha fatto davvero tutto alla perfezione durante tutta la gara, proprio come in gara 1. Avrebbe potuto essere la sua seconda vittoria consecutiva. Ma questo è il motorsport. Ci sono sempre fattori che non puoi controllare. Gara 1 è stata molto dura per Antonio Felix Da Costa. Cose del genere succedono. Dobbiamo trovare l’errore ed evitarlo la prossima volta.”
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*Immagine di copertina, credit: Simon Galloway
