IndyCar | Chip Ganassi e la Formula 1: “Non è un obiettivo, la Indy è molto più emozionante e stimolante”

Il team Ganassi dopo due gare è secondo e terzo in classifica IndyCar con Marcus Ericsson e Scott Dixon in un inizio di stagione già scoppiettante, cosa che Chip Ganassi non vede in Formula 1.

La IndyCar è reduce da una grandissima gara sull’ovale del Texas Motor Speedway vinta da Josef Newgarden davanti a Pato O’Ward e al pilota Ganassi Alex Palou. Un ottimo inizio di stagione per il team Ganassi che, dopo due gare, ha tre piloti in top 5 in classifica piloti con l’ex Formula 1 Marcus Ericsson secondo, Scott Dixon terzo e Alex Palou quinto.

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Marcus Ericsson, secondo in classifica IndyCar dopo la vittoria a St. Petersburg, Credit: NTT IndyCar Series

Chip Ganassi, la Formula 1 e la mancanza di competizione

Da sempre, la IndyCar si è contraddistinta per un’elevata competitività in pista oltre a delle gare incerte fino alla fine. Fattori che Chip Ganassi non ha mancato di sottolineare a MotorSport a proposito di un eventuale ingresso in Formula 1:

“Mai dire mai, ma non considero la F1 come il miglior campionato che abbia mai visto. Voglio correre dove le squadre sono più competitive, dove ci sono i piloti più competitivi, quindi qualunque competizione sia voglio essere lì. Mi dispiace ma in questo momento tutto questo non lo vedo in F1. Per me le corse più emozionanti ed elettrizzanti sono in IndyCar.”


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Nello stesso weekend in cui ha corso la IndyCar in Texas, la F1 ha corso a Melbourne con una gara caotica vinta da Max Verstappen.

“L‘IndyCar è un grande campionato e ci sono state gare emozionanti. Sono corse vere. Voglio dire, ammettiamolo: la F1 riguarda tutto tranne le corse. È come se la corsa fosse quasi un qualcosa che viene per ultimo.”

Tuttavia secondo il Boss del team Ganassi, la nuova serie Netflix Drive to Survive può rappresentare un’opportunità di crescita anche per altri campionati.

“Credo che, guardando allo sport automobilistico nel suo complesso, una grande onda è in grado si sollevare tutte le barche. Quando una categoria è al top fa da traino a tutti mentre quando non vive una buon momento tocca a noi altri portarla su. Ho vissuto entrambe le cose e so che tutto questo non dura per sempre.”


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