Il tre volte campione del mondo ed ex MotoGP Loris Capirossi: “Mi sento più in pericolo in strada che in pista. Non fate i piloti”.
L’ex MotoGP Loris Capirossi ha dichiarato di sentirsi più in pericolo per strada rispetto a quando va in pista, per via di chi si sente pilota in contesti non adatti come le strade comuni.
L’ex pilota ha militato per anni in categorie di primo livello del motociclismo, diventando campione della classe 125 per due anni consecutivi, 1990 e 1991, e poi della classe 250 nel 1998. Ha militato poi in MotoGP dal 2000 al 2011, dopo due anni nella classe regina del tempo, la 500. Nonostante ciò, ha dichiarato: “pur avendo corso in tutte le piste del mondo a 300 km/h ho più paura quando giro sulle nostre strade”.
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Ecco le parole di Capirossi in un’intervista al Resto del Carlino: “Tutto ciò che viene provato nei prototipi viene poi usato sulle moto stradali. Ciò vuol dire che si è raggiunto un livello altissimo grazie alle competizioni in pista. Le moto stradali hanno dei freni incredibili al giorno d’oggi. Ma nonostante questo, bisogna tenere gli occhi aperti perchè il pericolo è sempre dietro l’angolo, più per strada che in pista”.
“Non mi stancherò mai di ripeterlo: non dovete emulare i piloti per strada, perchè ciò che si fa in pista si fa in condizioni di sicurezza mille volte superiori alla strada. Mettete a rischio la vostra incolumità ma soprattutto quella degli altri, che come unica colpa hanno quella di essere vicino a voi in quel momento. La moto dà la possibilità di provare emozioni che in auto non si provano, ma dovete andare comunque piano. Questo è ciò che dico ai ragazzi nelle scuole”, ha continuato l’ex pilota MotoGP.
“Per non avere la tentazione di esagerare, di solito uso uno Scrambler Ducati o uno scooterone elettrico. Con una moto normale in due secondi mi ritroverei ai 140 km/h, con quelli non corro il rischio. In più per girare a Montecarlo, come in qualsiasi città, sono comodissimi“, ha concluso Loris Capirossi.
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Immagine di copertina: credit insella.it
