In occasione della presentazione del team SIC58 Squadra Corse, abbiamo avuto la possibilità d’intervistare in esclusiva Luca Lunetta.
Il SIC58 Squadra Corse ha presentato la livrea del team di Moto3 e di MotoE al Misano World Circuit. Nella classe più leggera è confermato Luca Lunetta al fianco del nuovo arrivato Stefano Nepa. Nel campionato elettrico ci sono due new entry: Tommaso Occhi e Raffaele Fusco. In occasione di questo evento, abbiamo avuto la possibilità di parlare in esclusiva con Luca Lunetta.

Negli ultimi cinque anni c’è stato un solo titolo piloti Moto3 vinto dalla Honda, ti preoccupa questa cosa?
“Non mi preoccupa, anzi forse mi motiva. Bisogna pensare a sé stessi e non troppo ai risultati, pensare a fare bene il proprio lavoro con la squadra. Dobbiamo rimanere con la testa bassa e i piedi per terra perché abbiamo fatto bene nel 2024 e ci siamo tolti qualche soddisfazione, ma adesso ricominciamo da zero e sono carichissimo. La voglia di fare bene è sempre tanta”.
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“C’è sempre da lavorare. I punti di forza non lo so, io penso a migliorare e a fare sempre del mio meglio a livello personale e a livello sportivo come atleta. Curo ogni dettaglio perché sicuramente sono una persona talentuosa, ma senza lavoro non si arriva ai risultati. Il talento può arrivare fino ad un certo punto, poi ci devi essere con la testa per fare del tuo meglio e anche a casa con l’alimentazione e l’allenamento”.
Com’è stata l’esperienza della 100km dei campioni al Ranch di Valentino Rossi?
“La 100km è stata una figata a partire dall’invito che mi arrivò. La mia reazione è stata unica perché è una delle gare più belle in cui ci sono tutti i piloti della MotoGP. Ho accettato subito anche se non avevo mai fatto flat track in vita mia quindi mi sono dovuto allenare. È stata dura perché lì vanno tutti fortissimo, ma alla fine lo spirito è quello di divertirsi. Spero di esserci anche l’anno prossimo”.
Cosa si prova a rappresentare l’Arma dei Carabinieri?
“È un’emozione unica entrare a far parte dell’Arma dei Carabinieri nel gruppo sportivo. È anche un motivo di stimolo per portare l’Arma più in alto possibile nel motociclismo”.
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Crediti immagine di copertina: paddocknews24.com