Nadia Padovani, vedova di Fausto Gresini, racconta in un’intervista di come è cambiata la sua vita e svela alcuni retroscena sull’arrivo di Marquez nel team.
Nadia Padovani, dirigente del team Gresini Racing e vedova di Fausto Gresini, si racconta in un’intervista al Corriere della sera. In questo colloquio con Daniele Sparisci, dichiara di come la sua vita sia cambiata radicalmente dopo la morte del marito. Nadia Padovani ha deciso di continuare a gestire l’azienda, con l’aiuto di alcuni collaboratori che erano molto vicini a Fausto Gresini. Inoltre, nell’intervista parla dell’otto volte campione del mondo, Marc Marquez, rivelando anche alcuni retroscena sul suo arrivo nel team.
”Da quando Fausto non c’è più, ho iniziato ad occuparmi dell’azienda. Ho dovuto cambiare diverse cose e prendere anche decisioni difficili, c’era chi mi guardava con scetticismo” Dichiara Nadia Padovani.
“Quando Fausto è mancato lei ha preso in mano il team. Come ha imparato così in fretta e così bene? Mi hanno spinto, e mi spingono ancora, la rabbia e il dolore per averlo perso”.
”Volevo renderlo fiero di noi, con la sofferenza si cresce molto, ma non pensavo di avere questa forza interiore. Non credevo di avere la capacità per gestire un’azienda complicata come la Gresini Racing”.
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”Ho dovuto cambiare vita: prima stavo molto a casa con i figli, gestiva tutto Fausto. La morte di mio marito ha fatto emergere quella forza che probabilmente già avevo, ma che non sapevo di avere”.
”Quali decisioni ha dovuto prendere? Nel 2021, ho dovuto sostituire alcune persone con altre, non erano pronte al cambiamento. Quando proponevo cose nuove non mi davano retta”.
”Io mi sono fidata di alcuni collaboratori che erano vicinissimi a Fausto, con i quali ho condiviso le scelte più importanti. Abbiamo fatto un bel lavoro”.
Riguardo all’arrivo di Marc Marquez nel team Gresini, Nadia Padovani ha dichiarato: “Sembrava Impossibile che un otto volte campione del mondo potesse lasciare la Honda per un team privato”.
Inoltra, racconta come sono avvenuti i primi contatti con il pilota spagnolo.
“Noi non saremmo mai andati a cercarlo, ci ha contattato il suo manager ma aveva un accordo con la Honda fino al 2024. Gli ostacoli non erano pochi”.
“Ai miei ho detto ‘Proviamo ad aspettarlo’, lo volevo assolutamente nella speranza che si allineassero tutti i pianeti. Ci ho creduto fino all’ultimo, ed è successo”.
”Certo, poi ha influito anche il fatto che il fratello Alex fosse già con noi. Dai GP tornava a casa con il sorriso e raccontava”.
“Prime impressioni su Marc? Umile, tranquillo, amabile, determinato. Mi sembra che abbia un carattere diverso da Alex che è dolce e sensibile. Mi sembra sia più ‘rock’”.
”In Ducati c’era chi aveva paura di creare un clima di tensione con i piloti del team ufficiale. Io credo che anche per loro sarà motivo di orgoglio avere un otto volte campione del mondo su una Ducati”.
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Immagine di copertina Credit: Motorsport Images
