Jorge Martin, campione del mondo del 2024, nel corso della gara del Qatar ha avuto un brutto incidente, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
Non c’è pace per Jorge Martin, coinvolto ancora una volta in un incidente. Il pilota spagnolo, durante il weekend in Qatar, è tornato per la prima volta in sella a una MotoGP dopo aver saltato le prime gare a causa di un infortunio. Il suo obiettivo, dunque, non era sicuramente quello di vincere, ma di iniziare a prendere sempre più confidenza con la sua nuova Aprilia. Il campione del mondo, dopo essere riuscito a concludere la sprint race, ha cercato di disputare anche la gara della domenica. Sebbene il ritmo non fosse eccezionale, viste le condizioni fisiche e la scarsa confidenza con la moto, si trovava comunque a ridosso dalla zona punti.

Purtroppo, a nove giri dalla conclusione, accade il disastro. Martin perde il controllo della moto, scivola sul cordolo e Fabio Di Giannantonio lo colpisce. Fin da subito appare chiaro che si tratta di qualcosa di grave: non è una semplice scivolata, tutti hanno il cuore in gola. Successivamente, lo spagnolo viene sottoposto a degli esami all’Hamad General Hospital di Doha per valutarne le condizioni, e l’esito è tutt’altro che positivo. Gli accertamenti evidenziano uno penumotorace, una patologia caratterizzata dalla presenza di aria nello spazio pleurico, ma non solo. Vengono riportate 8 fratture agli archi costali posteriori e 3 fratture costali agli archi laterali. Nonostante il brutto incidente, il campione del mondo ci tiene a rassicurare tutto il mondo della MotoGP. “Grazie a Dio, poteva andare molto peggio”.

Il giorno dopo la gara, l’Aprilia ha emesso un comunicato per aggiornare sulle condizioni del proprio pilota. “Jorge Martin ha trascorso la notte all’Ospedale Generale Hamad. Non si riscontrano alterazioni traumatiche a carico del cervello, della colonna cervicale o degli organi addominali.” Serviranno tempo e pazienza, come è stato finora. Tra i piloti che hanno vissuto questo episodio con grande ansia c’è sicuramente l’incolpevole Fabio Di Giannantonio, che non ha potuto evitare Martin. “È stata la scena più brutta della mia vita. Mi sono trovato il suo corpo davanti a me quando stavo andando a 180 km/h. Non avevo alcuna possibilità di evitarlo. Quando ho finito la gara, sono andato subito al suo box per capire come stesse”.
L’incidente avvenuto a Jorge Martin, se mai qualcuno se lo dovesse dimenticare, ci ricorda una cosa fondamentale: i piloti sono veri eroi. Mettono la loro passione davanti a tutto, consapevoli dei rischi a cui possono andare incontro, rispettandoli, ma cercando comunque di farci emozionare.
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