Il dirigente della Ducati Davide Tardozzi ha dichiarato di non avere paura di Marquez e degli altri piloti che guidano la loro moto non essendo nel team ufficiale.
Nel 2024 si aggiungerà una nuova imponente figura ai piloti che guideranno la Ducati Desmosedici in MotoGP: Marc Marquez ha raggiunto il fratello Alex in Gresini, e avrà finalmente la possibilità di tornare a lottare per un mondiale, dopo anni bui con Honda.
Davide Tardozzi ha dichiarato di non essere spaventato da Marquez e da tutti gli altri piloti che guidano una Ducati in MotoGP: “Non siamo spaventati dai nostri piloti. Se fosse così, non daremmo le nostre moto ufficiali a Pramac, e non daremmo a VR46 Mooney e Gresini delle moto molto competitive. Condividiamo i nostri dati con loro da anni. Abbiamo otto possibilità di far vincere la nostra moto, e io ne possiedo due come Ducati factory“.
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Le parole di Tardozzi
“È tutto molto chiaro. Condividiamo le nostre moto con tre team, e li trattiamo in modo onesto, come meritano e come da contratto. Possiamo vedere i dati di tutti e otto i piloti, ma non fermeremo mai uno che guida per un team non ufficiale contro uno dei nostri. Non mi pare sia mai successo quest’anno con Martin. Hanno il diritto di fare il massimo e la possibilità di batterci”, ha dichiarato Tardozzi a Motorsport.com.
“Forniamo a tutti i team i dati necessari per batterci, poi sta a loro cercare di farlo. Il nostro compito è quello di avere i migliori piloti e la miglior performance. Gigi Dall’Igna, che è dirigente Ducati, ha otto possibilità di vittoria. Io sono dirigente del Ducati Lenovo Team di MotoGP, e ne ho due. Il mio compito è quello di battere gli altri“.
“Quello che vi racconto fa parte della mentalità di Gigi, che poi è la mentalità Ducati. Martin l’anno scorso ha avuto a disposizione esattamente quello che abbiamo avuto noi. Non abbiamo mai portato un pezzo di sviluppo senza darlo anche a Pramac. Non siamo spaventati dei nostri piloti, altrimenti non avremmo otto moto in griglia e tre team con cui condividiamo i dati. Pensiamo che la competizione tra i team Ducati alzi il livello stesso della Ducati, ed è solo che un bene”, ha concluso il dirigente del Ducati Lenovo Team.
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Immagine di copertina: credit formulapassion.it