La gara sprint del GP d’Australia di F2 ha visto Durksen strappare la prima vittoria stagionale battendo il poleman Fornaroli. L’italiano ha chiuso la gara in seconda posizione seguito da Browning. Minì si deve accontentare della settima posizione.
La F2 ha visto la prima gara sprint esser conquistata da Joshua Durksen sulla AIX Racing. A chiudere il podio ci sono Fornaroli sulla Invicta e Browning sulla Hitech. Poco da fare per Minì che si deve accontentare della settima posizione. Delude Martins a muro in curva 6
Cosa è successo nella gara sprint?
Partito dalla seconda posizione, Durksen ha avuto uno scatto eccezionale, riuscendo a superare immediatamente Fornaroli, che era scattato dalla pole position, appena si sono spenti i semafori. Browning, dal canto suo, ha mantenuto saldamente il terzo posto. Dietro di loro, Dino Beganovic, compagno di squadra di Browning, ha perso terreno, scivolando dalla quarta alla sesta posizione, sorpassato da Richard Verschoor e Roman Stanek.
Un inconveniente ha colpito Victor Martins, rimasto fermo in curva 6 con lo sterzo danneggiato dopo essere finito a muro a causa di un sovrasterzo. Questo ha costretto la direzione gara a chiamare la Virtual Safety Car durante il terzo giro. Con la rimozione della monoposto di Martins, la corsa è ripresa al quarto giro, con Fornaroli che ha dovuto difendersi dagli attacchi di Browning, riuscendo comunque a mantenere la sua posizione.

Più indietro, un’altra sfida entusiasmante si è accesa quando Beganovic ha sorpassato Stanek all’esterno di curva 11, risalendo in quinta posizione. Nella stessa curva, poco dopo, Gabriele Minì ha avuto la meglio su Josep María Martì, guadagnando l’ottava posizione.
La Safety Car è entrata in pista al settimo giro a causa di un testacoda di Max Esterson, finito nella ghiaia di curva 6 senza riuscire a rientrare in gara. La dinamica dell’incidente è stata simile a quella vista in precedenza: troppa velocità in ingresso curva ha causato la perdita del posteriore.
La corsa è ripartita all’inizio dell’undicesimo giro e già al passaggio successivo non sono mancate le emozioni. In lotta con Stanek per la quinta posizione, Beganovic è andato in testacoda all’uscita di curva 9, cercando di resistere all’esterno. Anche in questo caso, l’eccessiva velocità è stata determinante. Lo svedese della FDA è comunque riuscito a rimanere in pista, sebbene sia scivolato fino alla diciassettesima posizione.
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Nel frattempo, Durksen ha continuato a incrementare il proprio vantaggio, portandolo oltre i due secondi all’inizio del quattordicesimo giro. Alle sue spalle, Fornaroli era impegnato a difendersi dagli attacchi di Browning e Verschoor. Tuttavia, la corsa è stata nuovamente interrotta quando Sami Meguetounif è finito in testacoda nella ghiaia di curva 10, in un incidente simile a quello di Beganovic, facendo scattare una seconda Safety Car.
La gara è ripresa al diciassettesimo giro, con Durksen che ha nuovamente imposto il suo ritmo per prendere il largo. Al penultimo giro, l’intera top 10 era racchiusa in meno di dieci secondi. In questo contesto, Dunne ha superato Arvid Lindblad conquistando la nona posizione.
Al traguardo, Durksen ha coronato la sua prestazione trionfando con due secondi di margine su Fornaroli e Browning. Minì ha concluso al settimo posto.
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Copertina: @F2