Weekend di F2 da incorniciare per Oliver Bearman a Baku: il giovane inglese ha conquistato la pole position e la vittoria sia nella Sprint che nella Feature Race.
A Baku è andata in scena una Feature Race di F2 molto intensa ma stranamente lineare ed è sicuramente una notizia se il teatro in questione è il circuito cittadino azero. La Safety Car è rimasta ferma in pit lane per l’intera durata della gara.
Partito dalla pole, Oliver Bearman ha lottato con Theo Pourchaire per la testa della corsa solo nelle prime battute. Dopo aver scavalcato il francese, il pilota del team Prema se n’è poi andato fino a conquistare il successo. Un weekend da incorniciare per il giovane inglese: pole position e vittoria sia nella Sprint che nella Feature Race.
Completano il podio Enzo Fittipaldi e Theo Pourchaire, che negli ultimi giri hanno dato vita a una bella lotta per la seconda piazza. Il francese può lasciare Baku comunque soddisfatto, perché la terza piazza gli vale la riconquista della leadership del campionato.
F2 – GP Baku, Sintesi Feature Race
Praticamente tutti montano gomme supersoft alla partenza: fanno eccezione i soli Isack Hadjar (Hitech) e il leader del campionato Ayumu Iwasa (DAMS) che invece partono con le medie. I due però scattano nelle retrovie e punteranno alla rimonta nella fase finale.
Al semaforo verde, le prime quattro posizioni restano invariate al via, con Bearman (Prema) che guida davanti a Fittipaldi (Rodin Carlin), Pourchaire (ART Grand Prix) e Vesti (Prema). Grande scatto invece di Martins (ART Grand Prix) che sale dall’8° al 5° posto.
Pourchaire è scatenato e impiega solo due giri per scavalcare sia Fittipaldi che Bearman e portarsi così in testa. Ma l’inglese della Prema non ci sta e al giro seguente sfrutta scia e DRS sul rettilineo principale per riportarsi davanti a tutti.
Gara stranamente tranquilla e lineare nelle prime tornate, con i piloti piuttosto cauti. Il gruppetto di testa, formato dai primi cinque, prende già un buon vantaggio sulla concorrenza.
Alla conclusione del sesto giro sui 29 previsti, inizia il valzer dei pit stop per montare gomme medie. Del gruppetto che conduce la gara, il primo a fermarsi è Vesti. Il giro seguente è il turno di Fittipaldi e Martins, mentre alla fine dell’ottavo tocca a Bearman e Pourchaire.
Al termine del ciclo di soste, le posizioni di testa restano invariate: conduce sempre Bearman davanti a Pourchaire e Fittipaldi. Ha perso invece parecchie posizioni Vesti, che ora si ritrova alle spalle di Martins, Maini e Hauger.
Si preannuncia battaglia sia per la leadership che per il gradino più basso del podio, con Pourchaire e Martins si mettono infatti a caccia rispettivamente di Bearman e Fittipaldi. Intanto Vesti vuole riprendersi in pista quanto perso ai box e scavalca sia Hauger (MP Motorsport) che Maini (Campos).
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Alle tornate 15 e 16, Bearman stampa per due volte il giro veloce della gara e ricaccia indietro Pourchaire. Il giovane inglese della Ferrari Driver Academy sta tirando come un forsennato e per un paio di volte sfiora il muretto alla difficile curva 15.
A 10 giri dal termine, le posizioni sono piuttosto cristallizzate: i primi quattro sono separati di un paio di secondi l’uno dell’altra, ma girano con un passo molto simile. Ma col passare dei giri, Pourchaire va in crisi con le gomme, mentre Fittipaldi fa segnare il giro veloce e va all’attacco della seconda posizione.
Al giro 24, è grandiosa la manovra di Enzo Fittipaldi! Il brasiliano attacca Pourchiaire all’esterno di curva 3, che diventa poi interno alla successiva curva 4 e conquista la piazza d’onore. Alle loro spalle si rifà sotto come un’ombra Martins: a 5 tornate dalla conclusione, è lotta a tre per il secondo posto.
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A 3 giri dalla conclusione, la situazione sembra però invertirsi: è ora Fittipaldi ad essere in crisi con gli pneumatici, con Pourchaire che gli si rifà sotto. Le posizioni restano però invariate fino al traguardo.
Oliver Bearman passa per primo sotto la bandiera scacchi, con Fittipaldi e Pourchaire che completano il podio. Seguono Martins, Vesti, Maini e Hauger. La strategia di partire con le medie per poi montare le supersoft negli ultimi giri è stata produttiva per Hadjar, che ha rimontano fino alla P8 con tanto di giro veloce. Completano la zona punti Richard Verschoor (Van Amersfoort) e Jak Craword (Hitech).
Ayumu Iwasa conclude un weekend da incubo con un’altra giornata disastrosa. Il giapponese è stato anche punito con 5 secondi di penalità per aver infranto il regime di Virtual Safety Car, causato dall’uscita di Benavides, ed ha concluso soltanto in P13.
Iwasa scivola così in terza posizione nella classifica di campionato, scavalcato sia da Pourchaire che da Vesti. Il francese ora conduce con 65 punti, contro i 60 del danese e i 58 del giapponese.
F2 – GP Azerbaijan, Classifica Feature Race

[Credit immagine di copertina: LiveGP.it]
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