WEC | BMW svela gli aggiornamenti 2026 della M Hybrid V8: scopriamo cosa cambia

BMW svela il nuovo look per il 2026 della M Hybrid V8: oltre all’estetica arrivano aggiornamenti aerodinamici importanti

BMW ha svelato oggi le prime foto della M Hybrid V8 con gli aggiornamenti 2026, un importante pacchetto aerodinamico che ridisegna anche l’estetica dell’auto, allineandola ai nuovi canoni di Monaco di Baviera, il tutto per puntare alla vittoria sia nel WEC che in IMSA.

L’auto, sviluppata sulla base del telaio Dallara LMDh, è stata recentemente portata nella galleria del vento BMW il 5/7 agosto, passando poi per un test aerodinamico a Vairano, mentre il 22 agosto è stata provata in pista al Paul Ricard. Da qui ci saranno ancora due giorni di prove al CoTA dopo la gara, insieme a Peugeot, mentre un primo passaggio in galleria del vento, forse per l’omologazione, è previsto per il 9/10 ottobre.

Nuova griglia e nuovi fari

Il cambiamento più sorprendente per la BMW M Hybrid V8 [nel 2026] sarà la parte anteriore. Uno splitter rivisitato ottimizza il flusso d’aria, mentre il doppio rene BMW sarà leggermente più piccolo ma manterrà la sua inconfondibile illuminazione BMW Iconic Glow, che rende l’auto inconfondibile nell’oscurità. Inoltre, la BMW M Hybrid V8 avrà nuovi fari.

Gli aggiornamenti aerodinamici offrono due vantaggi chiave. In primo luogo, garantiscono che la BMW M Hybrid V8 funzioni in modo più costante in tutti i tipi di circuiti. Le analisi delle stagioni passate nelle serie FIA WEC e IMSA hanno svelato punti di forza e di debolezza e gli aggiornamenti mirano a eliminare quelle debolezze. In secondo luogo, il flusso d’aria rivisto migliora l’efficienza di raffreddamento.

 

Cosa cambia veramente sulla M Hybrid V8 2026

Le foto del comunicato stampa non bastano da sole, senza considerare che mancano foto che non siano frontali o di 3/4 anteriore, un dettaglio piuttosto interessante, andando a celare diffusore e altre zone sensibili, ma anche così non mancano cambiamenti assai importanti.

  • Lo splitter anteriore è rialzato, e presenta una doppia curva. Questo toglie localmente deportanza all’anteriore, ma permette di avere un’auto più stabile nei movimenti di beccheggio, un fattore importante in un regolamento in cui le prestazioni aerodinamiche pure (deportanza, drag) sono limitate. Potenzialmente va anche a portare più aria verso il retrotreno come si accenna nel comunicato stampa. A differenza di altri splitter, come quello della 499P, qui l’arco continua fino al centro, senza una depressione centrale.
  • Il cambiamento estetico del doppio rene ovviamente è facilmente visibile, ma queste superfici in teoria sono “neutrali” o aggiungono drag. Non sembra essere cambiata invece la presa anteriore dei freni, che prima faceva parte del doppio rene.
  • Al retrotreno cambia ancora la presa d’aria per i freni posteriori, un dettaglio già oggetto di revisione, sembra che sia stata di nuovo allargata.
  • Il turning vane che caratterizzava l’undercut della fiancata ora è sparito.
  • I fari hanno una forma leggermente diversa, forse sono leggermente più alti. Le ottiche restano simili.
  • La novità più importante aerodinamicamente è l’assenza dei diveplane. Sulla BMW erano il singolo elemento aggiustabile concesso dal regolamento, e poichè non vediamo dei gurney sul passaruota anteriore (elemento aggiustabile per la Cadillac), è probabile che si sia passati a un’ala posteriore aggiustabile come quasi tutti i rivali.
  • Sempre sul passaruota posteriore troviamo una air fence, una “striscia” di carbonio che può aiutare in alcune condizioni di imbardata a rispettare i regolamenti sulla stabilità aerodinamica, In alcune foto è assente; quindi, è un elemento ancora non approvato.
BMW M Hybrid V8 2026 analisi
Foto: BMW M

Andreas Roos (Head of BMW M Motorsport):

“Dal momento che abbiamo iniziato a correre in IMSA nel 2023 e nel FIA WEC nel 2024, abbiamo imparato molto sulla nostra BMW M Hybrid V8. Dopo l’ottimizzazione freni per la stagione in corso, è giunto il momento di un versione aerodinamicamente migliorata dell’auto. Con questi aggiornamenti, stanno rispondendo alle intuizioni acquisite nelle scorse gare. A seguito dei test che abbiamo già condotto, siamo certi che le modifiche al BMW M Hybrid V8 ci permetteranno di competere di più costantemente in testa su tutti i tipi di pista, facendo un ulteriore passo avanti verso l’alto. Un grande grazie a tutti coloro che sono stati coinvolti per il loro duro lavoro. Nei prossimi mesi continueremo a lavorare intensamente per assicurarci di essere preparati in modo ottimale per l’inizio della stagione 2026 a Daytona a gennaio”.

Perché arriveranno tanti aggiornamenti aerodinamici nel 2026

BMW non sarà la sola squadra ad aggiornare la veste aerodinamica dell’auto nel 2026: sicuramente anche Alpine interverrà sulla A424, e probabilmente piccole modifiche arriveranno per tutte le case, se non un joker di sviluppo. Ma perchè?

In primo luogo perché dal 2026 il WEC e l’IMSA useranno solo il tunnel WindShear di Concord, North Carolina, accantonando l’impiego della galleria del vento Sauber per via dei lavori di aggiornamento sotto il programma Audi. In precedenza, le LMH erano omologate nella galleria del vento europea, mentre le LMDh erano omologate nel wind tunnel americano per l’IMSA e in quello Sauber per il WEC.

Poiché nessuna galleria del vento è esattamente uguale all’altra, le auto omologate per l’IMSA e quelle per il WEC avevano piccole differenze aerodinamiche (nella zona dei passaruota posteriori per la Porsche 963), mentre ora avremo una singola omologazione. Con le LMDh giunte al terzo anno di vita, è ormai il momento giusto di investire per uno dei cinque gettoni di sviluppo concessi fino al 2027.

Inoltre, lo sviluppo del BoP con due velocità, sia nel WEC che in IMSA, ha portato a un ripensamento della mappa aerodinamica delle Hypercar: per Alpine, che aveva disegnato la A424 in funzione della minima resistenza, ora che le velocità massime sono più o meno livellate serve un aggiornamento per bilanciare l’aerodinamica anche alle basse velocita.

*Foto: BMW M Motorsport Press


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