F1 | GP Messico – Analisi Telemetrie Qualifiche: Sainz in Pole, ecco come ha fatto

Dopo la doppietta di Austin la Ferrari torna carica e Sainz conquista la Pole del GP del Messico. Dietro di lui Verstappen e Norris. Ecco l’analisi delle telemetrie del GP del Messico.

Arriva carica la Ferrari in Messico. È carico Carlos Sainz. Si chiudono con la Pole del Madrileno le qualifiche del GP del Messico, 20-esima tappa del mondiale di F1 2024. Dietro di lui, all’esterno, partirà Verstappen. Seconda fila per Norris e Leclerc. Grande assente Piastri, out in Q1. Vediamo, con l’analisi delle telemetrie, come Sainz ha fatto la differenza nelle qualifiche del GP del Messico.

I distacchi

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Distacchi qualifiche GP Messico 2024-Credits: Filippo Pesavento per PaddockNews24

In una qualifica giocata sul filo, Carlos Sainz ha fatto la differenza. È il suo il tempo più veloce registrato nelle qualifiche all’ Autódromo Hermanos Rodríguez: 1:15.946. Secondo, a +0.255 Verstappen. Terzo posto per Norris a +0.314. Quarto Lecerc, beffato da Norris per soli 4 millesimi (+0.319 dalla Pole). La terza fila è tutta Mercedes con Russell (+0.410) a precedere Hamilton (+0.705). Grande prestazione anche per le due Haas motorizzate Ferrari con Magnussen settimo (+0.940) ed Hülkenberg (+1.419) a chiudere la top-10. Paga gli errori commessi Piastri, eliminato in Q1.

Analisi microsettori: Sainz domina in Messico

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Miscrosettori qualifiche GP Messico 2024-Credits: Filippo Pesavento per PaddockNews24

L’analisi dei microsettori evidenzia lo stato di grazia di Sainz e la sintonia con la SF-24. Sia Verstappen che Norris hanno lasciato il segno sull’ Autódromo Hermanos Rodríguez ma Carlos Sainz senza dubbio ha fatto la differenza. Il #55 domina gran parte del tracciato e conquista così la sesta pole in carriera. Se gli altri sono stati veloci, il madrileno è stato consistente. Il #55, infatti, è riuscito a mettere assieme tutti i settori e ad ottenere il giro della Pole. Norris e Verstappen, invece, illuminano il tracciato solo in alcuni punti.


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Fino a curva 1 è del Madrileno il parziale migliore. A partire dalla staccata e nelle curve 2 e 3 è invece Max Vertsappen a lasciare il segno. Dalla 3 è Norris a conquistare parte del rettilineo che porta a curva 4. La velocità del Power Unit Ferrari, infatti, si fa sentire ed è ancora il #55 a lasciare il segno per la restante parte del rettilineo. Le Rosse, assieme ad Hamilton, Hülkenberg ed Ocon, sono quelle con le velocità di punta più alte in assoluto (349km/h). Questo permette a Sainz di dominare il primo settore e, in realtà, di conquistare la Pole. È proprio qui che il #55 costruisce gran parte del suo vantaggio. 27.037s il suo parziale. 27.222s per Verstappen. 27.291 per Norris.

Top Speed qualifiche GP Messico 2024-Credits: Filippo Pesavento per PaddockNews24

Nel secondo settore c’è maggiore equilibrio tra i team. La SF-24 è ben bilanciata ma non è Sainz il più veloce: 29.296s il suo parziale. Il #55 conquista le curve 4,5,6 e 9. Nella 7 ed 8 è invece Verstappen ad illuminare la pista mentre Norris è il più veloce nella 10 e nella 11. Questo permette al #4 di conquistare il secondo settore con il miglior parziale: 29.191s. A due decimi da questo, il campione del mondo in carica. Suo il parziale di 29.318s.

Nel terzo settore i distacchi sono davvero contenuti e sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Inizia Sainz con il fucsia sul rettilineo fino a curva 12. Poi Verstappen nella 13-14 -15 e di nuovo Sainz nella 16. L’ ultima curva, invece, è di Norris. È del Madrileno il best sector di 19.613s. Seguono l’Olandese e l’Inglese con 19.631s e 19.778s.

Analisi Telemetrie qualifiche GP Messico

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Analisi telemetrie qualifiche GP Messico 2024-Credits: Filippo Pesavento per PaddockNews24

I dati GPS danno conferma di quanto visto dai microsettori. Dall’analisi delle telemetrie delle qualifiche del GP del Messico è evidente come la differenza la SF-24 la faccia sul dritto. Le curve di accelerazione dei tre team sono per lo più appaiate ma il 066/12 di Ferrari ha una marcia in più in Messico. Guardando le curve, infatti, è quella rossa a salire più delle altre. I dati delle velocità di punta, sopra posti, lo dimostrano.

Interessante poi osservare come Sainz abbia fatto la differenza sul giro anche nelle curve. Dai dati è evidente come il #55 ritardi la frenata di curva 4. Questo gli permette di portare tanta velocità e di fare sue le curve a seguire, fino alla 7. La stessa strategia gli permette di guadagnare alla 12. In curva 7 e 8, al contrario, anticipa la frenata rispetto a Max. È proprio l’Olandese qui ad avere la meglio.

Non resta che aspettare alla gara, tutt’altro che scontata. Fino a curva 1 ci sono ben 1300m da percorrere. Sul passo, poi, la Ferrari ha dato segnali incoraggianti ma è tutto ancora da scrivere.


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Crediti di copertina: scuderia Ferrari on X

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