Ieri il primo lampo in ELMS per Theo Pourchaire al debutto questa stagione in LMP2, e autore della pole per Algarve Pro Racing alla 4 ore di Imola: “posso adattarmi rapidamente ad auto diverse, è sempre difficile trovare gli ultimi decimi”
Da campione F2 nel 2023 ad astro nascente nelle ruote coperte, passando per un anno tumultuoso tra Super Formula e IndyCar, Theo Pourchaire ne ha fatta di strada di recente, e ieri a Imola una delle più lunghe e complicate sessioni di qualifiche degli ultimi anni, segnata dalla pioggia, ha permesso al 21enne francese di regalarsi la sua prima soddisfazione in ELMS nella sua prima stagione in LMP2, conquistando la pole position per la 4 ore di Imola.
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Il pilota di Algarve Pro Racing è emerso già prima della bandiera rossa, portandosi davanti a Dani Juncadella in una sessione concitata, con il sole che stava asciugando la pista. Dopo la bandiera rossa però Pourchaire ha sfruttato al massimo l’unico giro disponibile, battendo Luca Ghiotto (#34 Inter Europol) di quasi un secondo, chiudendo in 1:37,919. Queste le sue parole dopo la sua prima pole tra le ruote coperte:
“E’ stata una qualifica pazzesca, un sacco di interruzioni. Restare in attesa nel garage, osservando queste condizioni è sempre un po’ stressante. Non ho molta esperienza con una vettura LMP2 in condizioni di bagnato o di pista umida. Ma quando mi sono seduto in macchina ho puntato solo in alto, volevo davvero fare la pole.
Un grande ringraziamento al mio team APR e ai miei sponsor e alle persone che sono qui con me e che lavorano con me, sostenendomi, significa molto perché l’ultima volta che sono stato in pole è stato a Monza [nel 2023].”
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Dopo la bandiera rossa la traiettoria ideale era ormai asciutta, ma nessuna squadra ha provato a mettere le slick per l’ultimo giro rimasto:
“Onestamente, non stavo pensando di mettere le slick, ma quando sono uscito di nuovo dopo la bandiera rossa ho visto che c’era una linea completamente asciutta sulla pista e sono rimasto sorpreso, ma per fortuna mancava solo un giro alla fine e tutti erano sulle wet, quindi ho dovuto spingere ancora di più degli altri. È una buona informazione per noi per domani perché penso che ci sia anche un po’ di pioggia prevista, e abbiamo visto che la pista si asciuga rapidamente non appena esce il sole.”
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Le condizioni meteo hanno certamente aiutato Pourchaire, che soffre un po’ il fattore peso rispetto ad altri piloti più mingherlini:
“Per le LMP2 sono un po’ alto e un po’ pesante rispetto alla maggior parte dei piloti, quindi a volte faccio un po’ fatica sull’asciutto e a Le Mans sui lunghi rettilinei. Quindi sapevo che su una pista piccola come Imola in condizioni di bagnato avrei potuto fare un po’ di più la differenza e sì, volevo davvero dimostrare che “sono ancora bravo” dai miei giorni in Formula 2.”
“Sull’asciutto eravamo forti, dobbiamo adattarci rapidamente”
Guardando alla gara, Pourchaire sembra soddisfatto del lavoro fatto finora, anche in condizioni asciutte. Mathias Kaiser, il pilota Silver del trio, scatterà per primo, con Lorenzo Fluxa che lo sostituirà nelle ore centrali e quindi sarà proprio lui a chiudere la gara:
“Imola è una pista dove è difficile sorpassare. Una pista molto stretta, la gestione del traffico sarà davvero importante. Dobbiamo stare attenti a non colpire un’altra macchina o anche le altre auto [dietro] se frenano un po’ troppo tardi o parlando delle LMP3 e delle GT3, a volte ci possono essere i piloti bronze in auto.
Ad essere onesti, eravamo forti sull’asciutto, secondi nelle FP1 e nelle FP2 saremmo stati in top-5 senza traffico. Quindi vediamo, è un buon segno che siamo forti in entrambe le condizioni. Dobbiamo solo adattarci rapidamente nel caso in cui durante la gara inizi a piovere, dobbiamo prendere la giusta decisione, e non reagire troppo rapidamente, non dobbiamo avere paura delle condizioni della pista.”
Partire in pole è la migliore posizione che potessimo avere. Mathias [Kaiser] partirà per la nostra macchina domani, speriamo che possa mantenere la testa della corsa e poi cercheremo di gestire la gara da quel punto. Non possiamo pensare troppo alla gara ora, sappiamo solo di avere un ottimo ritmo e abbiamo tre ore per l’inizio della gara che ci aiuteranno sicuramente. Quindi incrociamo le dita, [se] non avremo problemi andrà tutto bene.”

Theo Pourchaire e il rapporto con l’Italia e Imola
Il rapporto con l’Italia e le piste italiane per Pourchaire è ottimo: a Monza ha vinto la Sprint 1 nel 2021, finendo a podio nell’anno del titolo oltre a conquistare la pole, l’ultima prima di questa, mentre a Imola, nel 2022 ha conquistato una delle sue cinque Feature Race:
“Ho vinto la Formula 2 nel 2022. Ogni volta che vengo ho un bel ricordo di Imola. Amo l’Italia, ogni volta che ho corso in Italia mi sono comportato bene in F3, F2. Mio padre parla un po’ l’italiano, io conosco solo alcune parole ma non sono troppo bravo. Amo il cibo, amo le piste, questa è la cosa più importante.”
Dalle monoposto alle Hypercar, come si sta adattando Pourchaire?
Tra il 2023 e il 2025, come molti ricorderanno, dopo aver conquistato il titolo in Formula 2, ma senza un posto in F1, Pourchaire ha girato il mondo partecipando a campionati molti diversi tra di loro. Inizialmente doveva correre in SuperFormula con il prestigioso Team Impul, salvo essere richiamato ad aprile in IndyCar da McLaren per sostituire David Malukas, alternandosi con Callum Ilott. McLaren però scelse a giugno, clamorosamente, di sostituire il francese con Nolan Siegel, anche se eccezionalmente venne richiamato a Toronto per sostituire Alexander Rossi. Non sono mancate escursioni in Formula E, un campionato che resta una possibilità nel suo futuro. A fine stagione, dopo il rookie test con Peugeot, è arrivato anche il contratto da Pilota Junior e di riserva, per la prima volta quindi tra i prototipi cui si sta ancora adattando:
“Con la Peugeot sto facendo molti test e sono il pilota di riserva. Posso adattarmi rapidamente ad auto diverse, il che è promettente. È sempre difficile trovare gli ultimi decimi ed è su questo che devo lavorare, ma oggi ho fatto un ottimo lavoro e mi piacciono le gare di durata, lavorare con due compagni di squadra, condividere la macchina, è divertente.”
La sua attività agonistica principale per il 2025 è però l’ELMS, con Algarve Pro Racing, con cui ha partecipato anche a Le Mans chiudendo ottavo in classe. La squadra portoghese, campione assoluta LMP2 2023, non era in pole proprio da due anni fa:
“Di sicuro è una squadra forte. Ingegneri, meccanici, capo squadra, sono davvero bravi. [Io] dico alla squadra di andare in un certa direzione in termini di assetto e strategia. Cerco di aiutarli perché a volte possono perdersi un po’ a pensare troppo, ma so che il personale è davvero bravo in questa squadra.”

Nuove mescole Goodyear: più dure, ma con meno degrado
Con tutta l’esperienza cumulata negli ultimi anni in serie diverse come la Formula 1, la Formula E, la Super Formula e l’IndyCar, abbiamo chiesto un commento sulle nuove mescole introdotte da GoodYear nella gara del Paul Ricard, che saranno impiegate da qui alla fine del 2027:
“Le gomme, ad essere onesti, sono piuttosto robuste. Soprattutto la nuova specifica che abbiamo dal [Paul Ricard]. Sembra che siano un po’ più dure, quindi il degrado gomme è migliore. A volte è difficile gestire la temperatura dello strato superficiale, quindi le gomme rischiano di surriscaldarsi un po’ un po’, ma [complessivamente] mi piacciono [queste] gomme. E anche le gomme da bagnato sono abbastanza resistenti.”
Copertina: Alessandro P / F1ingenerale.com
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