L’Arrow McLaren ha annunciato la fine della collaborazione commerciale, per l’IndyCar, che aveva siglato lo scorso anno con lo Juncos Hollinger Racing
Termina, con effetto immediato, il rapporto che l’Arrow McLaren e lo Juncos Hollinger Racing hanno siglato lo scorso anno in IndyCar, su basi eminentemente commerciali. La decisione della compagine diretta da Gavin Ward è scaturita in seguito alle campagne d’odio che Théo Pourchaire ha subito sulle reti sociali, dopo Detroit.
Durante una delle tante fasi concitate della gara del Michigan – disputata la scorsa domenica – infatti, il giovane francese ha colpito la monoposto di Agustin Canapino. Nessuno dei due piloti, comunque, si è dovuto ritirare. Anzi, entrambi hanno visto la bandiera a scacchi. Pourchaire decimo (nonostante un danno allo sterzo) e il numero 78 dodicesimo.
Nelle ore immediatamente successive all’evento, però, tantissimi insulti hanno ‘investito’ il classe 2003. Chiaramente, l’Arrow McLaren ha subito condannato le discriminazioni e un tale uso scorretto del linguaggio. Al contempo, la compagine statunitense-argentina ha condiviso questa modalità, senza tuttavia – almeno in prima battuta – esporsi in prima persona. Una nota ad hoc, infatti, è uscita solo due giorni fa.
Il peso delle parole
La questione del ‘tifo’ in IndyCar – e nello specifico in relazione a Canapino – non è stata una novità del 2024. Già in passato, quando in Juncos Hollinger Racing – insieme al nativo di Arrecifes – ha corso Callum Ilott, il trattamento riservato al britannico non è stato tenero. In quel caso, tuttavia, considerando l’importanza del mercato sudamericano per l’IndyCar, si è cercato di non portare il tutto troppo sotto ai riflettori.
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La reiterazione di queste modalità e la visibilità che il nome ‘McLaren’ mantiene nel mondo delle corse, hanno in questo caso portato invece alle estreme conseguenze. In ossequio, per altro, ad una base legale interna.

In effetti, McLaren Racing ha deliberato un Social Media Community Code in cui è scritto chiaramente che la compagine “porterà avanti una politica di tolleranza zero verso il razzismo, l’omofobia, il bullismo, l’abuso, l’incitamento all’odio o la discriminazione di qualsiasi tipo sui nostri canali sociali“. E ancora: “Le persone che partecipano a tali azioni non sono benvenute nella nostra comunità telematica“.
Nello stringato comunicato con il quale è stata data la notizia, la compagine con base a Indianapolis ha riportato: “Il team Arrow McLaren IndyCar ha interrotto l’alleanza commerciale con Juncos Hollinger Racing, con effetto immediato. Questa decisione ha fatto seguito alle azioni che si sono verificate all’inizio di questa settimana sui social media in relazione a un incidente in pista durante il Gran Premio Chevrolet di Detroit“.
Poi, sono state spiegate le ragioni che hanno indirizzato ad una scelta così netta. Con queste parole: “Come si evince dal codice della comunità del team sui social media, Arrow McLaren non tollera alcuna forma di abuso o discriminazione e condanna totalmente gli abusi online rivolti al nostro team e ai nostri piloti“.
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Copertina: James Black/Official NTT IndyCar Series Website Credits