Formula E | Aria tesa in casa Porsche, da Costa verso l’addio? Il mercato piloti aspetta

Futuro incerto per da Costa in Porsche, al centro un rapporto teso tra lui e Wehrlein e un mercato piloti di Formula E in attesa

Antonio Felix da Costa e Pascal Wehrlein durante l'E-Prix di Berlino di Formula E - Porsche
Da Costa e Wehrlein durante l’E-Prix di Berlino di Formula E – Foto: Alessandro P per PddockNews24

Che il rapporto tra Porsche e da Costa non sia idilliaco non è propriamente un segreto in Formula E. La conferma nella passata stagione è arrivata ma non senza difficoltà. A seguito dei primi E-Prix della Stagione 10, dove da Costa si era dimostrato in difficoltà, il marchio tedesco aveva iniziato a guardarsi attorno. L’interesse era ricaduto su Nico Müller, in forza ad ABT. Un interesse concreto tanto che lo svizzero aveva testato con Porsche tra gli E-Prix di Diriyah e San Paolo. Da Costa con le prestazioni degli ultimi E-Prix della stagione, 4 vittorie in 8 gare, ha però ottenuto la conferma. Nico Müller è comunque diventato pilota ufficiale Porsche per il 2025 ma si è accasato in Andretti. Ovviamente la situazione ha lasciato il segno, anche perché da Costa era già insoddisfatto con Porsche per un’altra motivazione. A fine 2023, il marchio ha chiesto a da Costa un impegno totale nella Formula E e di lasciare quindi il WEC. Una decisione sofferta anche perché il portoghese correva per il team Jota, cliente Porsche, nella classe Hypercar, la sua prima stagione dopo anni di LMP2.


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In questa stagione la posizione di Porsche sul WEC e, in realtà, sull’endurance in generale sembra essere leggermente cambiata ma alcune decisioni hanno suscitato interrogativi. Wehrlein, da Costa e Müller hanno partecipato a delle gare nel WEC o nell’IMSA. Due piloti lo hanno fatto con Porsche, uno no e questo era proprio da Costa. Il portoghese ha corso in classe LMP2 con Inter Europol la 24 Ore di Daytona in IMSA e con AF Corse la 24 Ore di Le Mans nel WEC, decisione che fa appunto riflettere se si pensa che da Costa era l’unico pilota con una precedente esperienza con la Porsche Hypercar. Nel 2023 il team Jota, ora con Cadillac e fresco vincitore della 6 Ore di San Paolo, correva infatti con la Porsche 963.

Non solo Porsche, problemi anche con Wehrlein?

Ad un’insoddisfazione generale con Porsche sembra infatti aggiungersi un rapporto difficile con Pascal Wehrlein. La relazione tra i due è infatti apparsa tesa sia dentro che fuori la pista. L’ultimo episodio proprio a Berlino, nelle FP1, quando i due sono andati a contatto. Un incomprensione secondo Florian Modlinger, capo del team Porsche, ma a far parlare è stata un uscita social. L’episodio è infatti stato commentato dal fratellastro e manager di da Costa, Duarte, tramite il suo profilo Instagram: “Non servono parole, questo ragazzo è pericoloso.” 

Inoltre, se quanto riportato da The Race si rivelasse vero, la relazione tra da Costa e Wehrlein sarebbe precipitata all’E-Prix di San Paolo. Il motivo, sempre secondo quanto riferito dal sito, sarebbe legato a un episodio accaduto proprio in Brasile, ma non meglio specificato. Il risultato sarebbe proprio questo rapporto teso, comunicazione ridotte al minimo incluse.

Un futuro lontano da Porsche è possibile?

Come rivelato da The Race, dovrebbe esistere un opzione per il 2026 a favore del marchio tedesco. Non è chiaro se Porsche deciderà di attivarla ma sembra che da Costa stia cercando di liberarsi. La decisione dovrebbe essere presa entro fine luglio, probabilmente tra l’E-Prix di Berlino e quello di Londra. Questo è quello che sta, parzialmente, trattenendo il mercato piloti. Tutte le trattative che non riguardano direttamente Porsche e Jaguar sembrano in stand-by, tanto che, secondo The Race, solo Penske e Stellantis sembrano essersi mosse. Penske dovrebbe aver messo sotto contratto Taylor Barnard, senza sedile nel 2026 causa uscita McLaren. Il suo arrivo rischia di innescare una reazione a catena, soprattutto perché Stellantis dovrebbe aver chiuso un contratto pluriennale con Nick Cassidy. Queste mosse sono ancora prive di conferme ufficiali, che arriveranno probabilmente post Londra, ma hanno trovato alcuni riscontri. Da Costa diventa quindi il centro del mercato piloti, anche perché è l’unico top driver disponibile. Il portoghese sembra essere in cima alla lista Jaguar per il post Cassidy, un opzione interessante che permetterebbe sia al team che a da Costa di non dover scendere a compromessi.

Dalla decisione Porsche su da Costa passa quasi la totalità del mercato piloti Formula E

La griglia 2026 passa quindi da Porsche che in questi mesi, sempre per informazioni di The Race, sembra aver sondato il mercato. Inizialmente con Oliver Rowland, mettendo sul piatto anche un impegno WEC, ma il neo campione del mondo ha rifiutato mirando ad un rinnovo con Nissan. Il secondo tentativo è stato fatto per Dan Ticktum, il primo tra i piloti powertrain Posche in classifica dopo i due ufficiali. CUPRA Kiro aveva però un opzione a proprio favore e sembra averla attivata. Apparentemente Porsche potrebbe ancora riprovarci ma i rapporti con Kiro continueranno ancora nell’era Gen4. Lottare, tra virgolette, per Ticktum potrebbe creare dissapori nella nuova partnership? Sicuramente sarebbe da valutare anche perché David Beckmann, pilota voluto proprio da Porsche, non sembra stia soddisfacendo le aspettative.

Porsche avrebbe sempre a disposizione Nico Müller. Lo svizzero non è fuori dai giochi ma apparentemente i suoi risultati in Andretti hanno raffreddato una pista che nel 2024 sembrava calda. Il marchio tedesco sembra quindi in difficoltà da questo punto di vista, il mercato piloti non sembra offrire alternative interessanti a da Costa. Forse è anche per questo che Jaguar, secondo Sam Smith, ha contattato Jake Hughes.


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Ed è qui che entra in scena una nuova possibilità, che Porsche si prenda il rischio. I rapporti tra da Costa e il marchio non sono idilliaci e neanche quelli con Wehrlein ma nella Stagione 11 sembra che non ci siano stati grandi problemi. I due sono andati a contatto a Berlino nelle FP1 e a Shanghai hanno lottato forse con troppa enfasi se chiedessi a Porsche ma nulla è mai risultato in punti persi. In pista sono sempre stati corretti e questa è una cosa che ha sottolineato, ai microfoni di The Race, anche Florian Modlinger: “Sono piloti da corsa, sono professionisti e devono rispettare le regole di squadra, cosa che hanno fatto, fino ad ora, in modo molto professionale e soddisfacendo le nostre richieste“. Forse, dopo tutto, la storia tra Porsche e da Costa potrebbe conitnuare?

Foto copertina: Andrew Ferraro – Formula E


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